I pigmenti perlacei – perle per i professionisti, miche per gli spignattatori – vengono utilizzati come coloranti nei cosmetici fin dagli anni '60.
La tecnologia che ha creato i primi pigmenti bianco-argento è la base che ha portato allo sviluppo dell’ampia gamma di colori ed effetti a cui siamo abituati oggi.
Mentre negli ultimi anni l’utilizzo di tali pigmenti si è esteso dal make-up ai prodotti per il personal care con l’unico scopo di migliorarne l’estetica, adesso che il make-up e il personal care hanno come obbiettivo la cura e il trattamento della pelle, si stanno studiando gli aspetti funzionali dei pigmenti inorganici.
I formulatori utilizzano tre tipologie di perle:
Le perle naturali sono state i primi pigmenti utilizzati in cosmetica. Sono costituite da guanina estratta dalle scaglie di pesce. I cristalli di guanina vengono inseriti in un veicolo utilizzabile in cosmesi, inclusi alcool isopropilico e nitrocellulosa. Vengono usate raramente a causa del prezzo elevato.
Le polveri di Bismuth Oxychloride monocristallino sono caratterizzate da colore bianco puro, particelle piccole, forma a scaglie e alta densità. Grazie alle loro proprietà, vengono utilizzate principalmente come filler funzionali, ma possono trovare impiego anche come pigmenti argento.
La più importante categoria di pigmenti perlacei è senza dubbio caratterizzata da piccole particelle a forma di scaglie rivestite con regolari strati di ossidi metallici.
Lo spessore di tali strati viene calibrato in modo da ottenere diverse interferenze.
Esistono fondamentalmente due famiglie di substrati, naturali e di sintesi:
La mica naturale è il più importante dei substrati. Viene utilizzata fin dagli anni ‘70, le sue proprietà chimiche e meccaniche la rendono un substrato adatto per pigmenti ad effetto. Nel contempo, essendo un prodotto naturale, altre caratteristiche come la forma delle particelle può creare limitazioni al risultato finale.
I Substrati sintetici sono frutto della ricerca condotta in questi ultimi anni. Questi substrati permettono la realizzazione di nuovi effetti, grazie alla possibilità di controllare con precisione la purezza chimica e la forma. Queste sono le principali caratteristiche:
Superfici molto regolari e smussate
Esistono diversi tipi di substrato sintetico, ciascuno con proprie caratteristiche, fattore che comporta effetti diversi in base al substrato utilizzato.
Effetti colore e dimensione delle particelle
Più le particelle sono piccole e più la superficie riflettente diventa piccola con la conseguenza che i pigmenti formati da particelle al di sotto dei 15 µm sono meno lucenti e più opachi. Al contrario, i pigmenti con particelle grandi mostrano grande brillantezza e trasparenza.
Dimensioni Lucentezza Coprenza
< 15 μm | Bassa lucentezza– alta coprenza |
5 - 25 μm | Lucentezza setosa – buona coprenza |
10 - 60 μm | Lucentezza perlacea – media coprenza |
10 - 125 μm | Lucentezza brillante – bassa coprenza |
20 - 200 μm | Lucentezza scintillante– trasparente |