Il colore, fin dall'antichità è stato un fattore basilare per l'esaltazione della bellezza, principalmente femminile.
Già gli egizi utilizzavano polveri e miscele per decorare il corpo, i guerrieri per incutere timore agli avversari. Le donne romane è noto, ne facevano uso anch'esse. Analogamente, oltreoceano colorare la pelle è stata una consuetudine diffusissima, sia tra gli indios che tra i pellerossa.
Nei tempi moderni questo fenomeno è diventato così comune e normale, da avviare negli Stati Uniti già a partire dagli anni '30 delle indagini scientifiche sulla tossicità dei coloranti per la cosmesi.
E' stato però necessario attendere qualche decennio, alla luce dei primi risultati sugli studi della tossicità dei metalli (in primis il piombo) sull'organismo, per avere delle prime risposte certe tali da permettere l'emanazione, da parte dell'FDA (l'equivalente del nostro Ministero della Salute) di una prima normativa a tutela della salute sull'uso dei coloranti per scopi alimentari e cosmetici.
Oggi, soprattutto alla luce delle moderne tecnologie messe a punto dall'industria chimica relativamente ai pigmenti sintetici, l'aspetto della sicurezza assume un'importanza primaria (per approfondimenti, cfr. U.S. Food & Drug Administration Regulaory Information). Anche l'Europa, così come il Giappone, naturalmente, hanno una loro normativa - tra l'altro quella europea aggiornata è diventata operativa nel luglio 2013.
Esistono degli elementi fondamentali da tenere in considerazione nella scelta dei coloranti e dei pigmenti:
Come si può facilmente constatare quindi le "zone d'ombra" sono piuttosto marcate, mentre risposte certe (e con "certe" s'intende documentabili in modo serio e certificabile da autorità super partes) alquanto limitate.
Sul mercato esistono coloranti di tutti i tipi, idonei ad un'ampia gamme di applicazioni, e con prezzi altrettanto variabili.
Per scegliere il pigmento giusto è quindi fondamentale sapere a quale applicazione deve essere destinato.
Il colorante per risciacquo (p.s. un bagnoschiuma) non è significante per la funzionalità del prodotto, ma ha un valore estetico, legato alla gradevolezza visiva personale e limitatamente al suo confezionamento. Una volta sulla pelle, il colore non si percepisce più e, col risciacquo, sparisce completamente.
In questo caso quindi i pigmenti adatti non presentano particolari controindicazioni, basta usare prodotti chiaramente non tossici.
Il colorante per sapone invece è già più critico, dal momento che deve avere caratteristiche idonee alla saponificazione e soprattutto, col contatto diretto della saponetta con le mani, non deve colorare la pelle o lasciare macchie anche dopo il risciacquo.
Il colorante per make-up, al contrario, è i più critico e pericoloso.
Il make-up infatti è concepito per aderire alla pelle (in taluni casi può perfino resistere all'acqua di mare). Inoltre, per sua natura, il make-up è sostanzialmente il colore, gli altri componenti costituiscono il mero supporto per la sua diffusione e permanenza.
Ancora più significativo è il problema della sicurezza per i prodotti labbra, dato che entrano in diretto contatto con organi interni del corpo.
E' quindi fondamentale per la sicurezza usare pigmenti di assoluta qualità, garantiti da produttori leader ed attenersi alle raccomandazioni ed agli utilizzi cui sono destinati: il pigmento viene infatti ASSORBITO dalla pelle, e dall'ORGANISMO. Ogni sostanza tossica viene distribuita e può provocare seri danni.
Si pensi, ad esempio, all'uso del piombo: è un metallo economico, molto diffuso, ma cancerogeno e molto tossico. Il piombo è stato bandito dall'industria cosmetica, ma, in Paesi dove le maglie dei controlli sulla sicurezza sono voragini, che garanzia si può avere sul fatto che non venga utilizzato?
Glamour Cosmetics pone da sempre la sicurezza al primo posto nella scelta dei prodotti.
Proprio per questo abbiamo selezionato prodotti di alta qualità e distribuiti in Italia direttamente o dai canali ufficiali controllati dalle case produttrici.
Il motivo è semplice: noi non ci fidiamo di acquistare in Internet (magari risparmiando...) da commercianti esteri di cui non sappiamo come lavorano, da dove acquistano i prodotti e come questi sono passati di mano in mano.
Dal momento che è impossibile sapere se, p.es., un lotto scaduto è stato "rititolato" e rimesso in commercio o se un pigmento di un certo tipo è stato "tagliato" con altri economici ed ignoti dello sesso colore, noi acquistiamo direttamente da chi garantisce la qualità e la conformità del prodotto in Italia.
Questo significa necessariamente prodotti professionali, usati dall'industria cosmetica e quindi sicuri e con un grado di purezza assoluta.