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Alla scoperta dell'esfoliazione cutanea

Il mondo della cosmetologia e dell'estetica continua a evolversi costantemente, con nuovi trattamenti e metodologie che emergono regolarmente. Tra le varie opzioni disponibili per migliorare la salute e l'aspetto della pelle, gli esfolianti rappresentano una categoria di trattamenti sempre popolare. In quest’articolo esploreremo cosa è l’esfoliazione, i vari tipi di esfolianti e metteremo in luce un'innovazione recente: l’esfoliante enzimatico.

Cos’è l’esfoliazione?

L'esfoliazione è un trattamento dermocosmetico di fondamentale importanza, volto a migliorare la qualità e l'aspetto della pelle attraverso la rimozione delle cellule morte presenti sulla sua superficie. Questo processo permette di liberare gli strati cutanei sottostanti, regalando alla pelle un aspetto più luminoso e levigato. Sebbene, nell'ambito estetico professionale, si utilizzi il termine "scrub" o "gommage", mentre in campo medico ci si riferisca al "peeling", in questo articolo useremo tutti i vocaboli per descrivere, in generale, il processo dell'esfoliazione.

I Due Principali Tipi di Esfoliazione

L'esfoliazione può essere suddivisa in due categorie principali, ciascuna con il proprio meccanismo d'azione:

  1. Esfoliazione fisica. L'esfoliazione fisica coinvolge il delicato sfregamento meccanico di particelle o ingredienti applicati direttamente sulla pelle. Questo processo aiuta a rimuovere le cellule morte superficiali, contribuendo a migliorare l'aspetto della pelle. Gli scrub e i gommage rientrano in questa categoria e sono spesso utilizzati nei trattamenti di routine a domicilio per mantenere la pelle fresca e radiante.
  2. Esfoliazione chimica. L'esfoliazione chimica, al contrario, implica l'applicazione cutanea di uno o più principi chimici che agisce sulla pelle in modo controllato. Queste sostanze determinano un disfacimento controllato degli strati superficiali della pelle, causandone la desquamazione. Il processo accelera il ricambio cellulare e stimola sia l'epidermide che il derma. A seconda della profondità di azione, il peeling chimico può essere classificato come molto superficiale, superficiale, medio-profondo o profondo.

I trattamenti di peeling chimico sono spesso eseguiti da professionisti medici e dermatologi per affrontare specifici disturbi dermatologici. Tuttavia, esistono anche ingredienti dermocosmetici che, seppur meno intensi, offrono risultati notevoli e possono essere utilizzati per migliorare la salute e l'aspetto della pelle.

Questi trattamenti generalmente vengono effettuati da personale medico nella cura di alcuni disturbi dermatologici; tuttavia esistono alcuni ingredienti che vengono utilizzati in ambito dermocosmetico, in quanto manifestano un'azione più blanda e risultano buoni coadiuvanti nella prevenzione e nel trattamento di taluni inestetismi.

Gli esfolianti fisici

Gli esfolianti fisici, comunemente noti come scrub, rappresentano una componente fondamentale della routine di cura della pelle. Contribuiscono a rinnovare il tessuto cutaneo e a conferire alla pelle un aspetto notevolmente più levigato e luminoso. Questi esfolianti sono composti da particelle solide, spesso di origine naturale, che svolgono una funzione microabrasiva, rimuovendo le cellule cornee superficiali e stimolando il rinnovamento dello strato corneo.

Le Sostanze di Origine Vegetale nei Peeling Fisici

Nel vasto mondo degli esfolianti fisici, le sostanze di origine vegetale giocano un ruolo significativo. Tra queste, troviamo polveri estremamente fini ottenute da varie fonti naturali, come:

  • Guscio di noce. Con particelle di grandezza ridotta, il guscio di noce è un ingrediente efficace per l'esfoliazione, volta a rimuovere delicatamente le cellule morte
  • Seme della pesca, albicocca e mandorla. Questi semi, macinati in polvere finissima, offrono un'azione esfoliante delicata ma efficace
  • Tutolo del mais. Il torsolo della pannocchia triturato fornisce particelle esfolianti adatte per ottenere una pelle più liscia e uniforme

Di particolare interesse sono le piccole sfere derivanti dalla lavorazione del seme di jojoba (Simmondsia chinensis), composto da una cera liquida con esteri monoinsaturi. Queste microsfere, con un diametro di 30-60 μm, sono spesso utilizzate nei prodotti esfolianti, e la loro concentrazione varia tra l'1% e il 15% a seconda dell'effetto desiderato. Grazie alla loro capacità esfoliante delicata, le sfere di jojoba rappresentano un'alternativa eccellente e naturale alle sfere di polietilene o alle polveri ottenute da altre fonti, che talvolta possono risultare irritanti per la pelle.

L'Esfoliazione Minerale

Oltre alle sostanze di origine vegetale, negli esfolianti fisici possiamo trovare ingredienti di origine minerale. Tra questi, il caolino, un tipo di argilla tenera e spesso bianca (ma anche arancione o rossiccia a causa della presenza di ossidi di ferro), svolge un ruolo importante. La sua texture delicata lo rende adatto all'uso nei prodotti esfolianti, contribuendo a purificare la pelle e a migliorarne l'aspetto.

Un altro minerale comune è il silicio, ottenuto dalla polverizzazione del rivestimento delle diatomee, alghe marine unicellulari. Questo minerale è noto per la sua azione esfoliante delicata e la sua capacità di conferire alla pelle una sensazione di freschezza e pulizia.

Scelta dell'esfoliante fisico adeguato

La scelta dell'agente esfoliante più adatto dipende dalla zona del corpo da trattare. Per esempio, nell'ambito del trattamento del viso, è preferibile optare per argille morbide o granuli di jojoba, poiché questi garantiscono un effetto più delicato e meno aggressivo sulla pelle del viso.

Gli esfolianti chimici

In questa sezione descriveremo i principali agenti esfolianti di tipo chimico, utilizzati principalmente nel trattamento della pelle senescente e a tendenza acneica.

Alcuni di questi ingredienti possono risultare molto aggressivi e, se non usati correttamente, possono provocare lesioni anche serie, pertanto il loro impiego deve essere effettuato esclusivamente da personale esperto. Non entreremo nel merito dei limiti di concentrazione ammessi e delle limitazioni legislative applicate a tali sostanze, ma le analizzeremo dal punto di vista chimico fisico e ne indicheremo i principali utilizzi in ambito estetico e dermatologico.

In generale, questi prodotti manifestano un'azione cheratolitica, ovvero indeboliscono le giunzioni intercellulari presenti tra i cheratinociti dello strato corneo (desmosomi) e favoriscono il distacco e l'allontanamento delle cellule morte.

Il mercato degli agenti esfolianti di tipo chimico è quanto mai fiorente e comprende numerose sostanze utilizzate nel trattamento della pelle secca, delle cheratosi attiniche, dell'acne, ma anche nella stimolazione della pelle senescente e stressata. Per questo sono state sviluppate varie linee di prodotti, a uso ambulatoriale o domiciliare, diverse nelle qualità e nella quantità dei funzionali presenti. Alcuni prodotti, infatti, possono essere impiegati esclusivamente da personale medico, altri vengono applicati nei centri estetici, altri ancora vengono acquistati direttamente dai consumatori finali per i trattamenti home care.

Quando consigliare i trattamenti esfolianti

In generale si consiglia un trattamento esfoliante soprattutto intorno ai quarant'anni, età nella quale il naturale turnover epidermico tende a rallentare e le cellule cornee, rimanendo attaccate più a lungo sull’epidermide, conferiscono alla pelle un aspetto meno compatto e luminoso. Il peeling superficiale può essere utile anche per il trattamento di inestetismi legati all'acne, nel caso di pelle secca, che tende a desquamarsi, oppure nel trattamento delle ipermelanosi, che possono comparire durante la gravidanza, in conseguenza dell'assunzione di farmaci e in seguito a fenomeni di infiammazione cutanea.

Analogamente, con l'avanzare dell'età, anche fibroblasti producono fibre di collagene ed elastiche qualitativamente e quantitativamente diverse, per questo le funzioni di sostegno ed elasticità svolte dal derma vengono progressivamente a mancare. Un peeling medio-profondo effettuato da personale formato, può aiutare a correggere anche le rughe profonde, oltre a inestetismi quali cicatrici e segni dell'acne.

Generalmente i cosmetici ad azione esfoliante sono a base di alfaidrossiacidi o betaidrossiacidi, arricchiti con sostanze idratanti ed emollienti per favorire la ricostruzione del film idrolipidico che viene eliminato con l'esfoliazione. La frequenza d'uso può variare in funzione dell'età e della tipologia di pelle, da due a tre volte al mese a una o due volte alla settimana. È comunque preferibile sottoporsi al trattamento la sera e non prima dell'esposizione alle radiazioni UV, che potrebbero provocare irritazioni cutanee.

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