Il DHA è una molecola che funge da autoabbronzante legandosi agli aminoacidi della cheratina e conferendo alla pelle un colorito che può variare dal giallo al bruno.
Proprietà
Il DHA è il principale componente dei prodotti denominati abbronzanti senza sole o, più comunemente, autoabbronzanti. Agisce legandosi alle proteine dello stato corneo e, tramite la reazione di Maillard, formando complessi di colore giallo o bruno. Per ottenere un colorito ambrato si consiglia di utilizzare il DHA in combinazione con l'eritrulosio, in quanto mentre il primo dona una colorazione tendente al giallo, il secondo rende la pelle rossastra, quindi la combinazione dei due composti permette di ottenere un risultato ottimale e naturale.
È importante notare che la pigmentazione ottenuta non è una vera e propria abbronzatura, in quanto la melanina non è coinvolta in nessun modo nel processo: non può essere infatti eliminata se non a seguito del naturale ricambio degli strati cutanei superficiali.
Utilizzi
Il DHA viene usato, preferibilmente in accoppiata con l'eritrulosio, per ottenere gel, creme, lozioni e sieri autoabbronzanti.
Modalità d'impiego
Percentuale d'uso consigliata: fino al 5% della preparazione.
Il DHA è idrosolubile e non deve essere scaldato a temperature superiori a 40°C, nelle emulsioni a caldo va quindi aggiunto a raffreddamento.
Il DHA è una sostanza sicura, ma contemporaneamente è una molecola molto instabile perché altamente reattiva e ha problemi di incompatibilità con diverse categorie di sostanze cosmetiche (emulsionanti, gelificanti e persino alcune molecole tipiche delle composizioni profumate). È molto igroscopico e stabile fino a pH 7, a pH superiori il DHA tende a degradarsi. Alla luce di queste considerazioni, per assicurarsi una stabilità a lungo termine dei prodotti autoabbronzanti, nel corso di sviluppo di una formulazione occorre considerare i seguenti fattori:
- Temperatura: evitare di conservare il DHA a temperatura superiore ai 40 °C, perché tale temperatura ne provoca una rapida degradazione (più del 40% del DHA entro tre mesi). Nel processo di produzione, il DHA dev'essere aggiunto all'emulsione durante il processo di raffreddamento (sotto i 40°C) e il prodotto finito dev'essere confezionato in un packaging opaco ed ermeticamente chiuso.
- pH: quando il DHA è incorporato all'interno di una formulazione, il pH tende ad abbassarsi e ad assestarsi ad un valore acido nel giro di due giorni dalla data della preparazione. In passato si raccomandava di inserire un buffer all'interno del prodotto per mantenere il pH tra 4-6. Studi recenti hanno dimostrato che la stabilità della formula aumenta se il pH è aggiustato ad un valore inferiore o uguale a 4 (è possibile utilizzare acido citrico o tampone acetato, visto che non inficiano sulla stabilità del DHA).
- Scelta degli ingredienti: a causa dell'abbassamento del pH le formulazioni non possono essere addensate con carbopol ultrez 21 o altri gelificanti incompatibili con pH acidi; alcuni gelificanti adatti sono invece la xantana e l'idrossietilcellulosa. Emulsionanti non ionici sono preferibili rispetto agli ionici, perché i primi garantiscono una maggior stabilità del DHA all'interno delle formulazioni. Vanni evitati attivi contenenti proteine e aminoacidi, le ammine e tutti i composti contenenti azoto, ad es. collagene, l'urea e i suoi derivati.
Conservazione
Conservare in luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di luce e di calore e soprattutto al riparo dall'umidità . È importante conservare il DHA in contenitori scuri o ambrati, chiusi ermeticamente e non sottoporlo a temperature superiori a 40°, per evitarne la rapida degradazione. Per assicurarne il mantenimento della funzionalità e delle caratteristiche organolettiche per un periodo di tempo prolungato è consigliabile conservare il prodotto in frigorifero, meglio se a temperature comprese tra i 2° e gli 8°.
INCI
Dihydroxyacetone.
Conservanti: Assenti.